Oltre ai divertenti video musicali per Piotta (La mossa del giaguaro), Alex Britti (Mi piaci) o Max Pezzali (Il mio secondo tempo), i fratelli Manetti devono la loro popolarità soprattutto ai lavori per la televisione; con L’ispettore Coliandro (2006-2010) hanno portato sul piccolo schermo un’intelligente rivisitazione di diversi generi polizieschi, facendo di un prodotto di consumo uno strano oggetto cinefilo. I lungometraggi sono meno noti, ma sicuramente interessanti; escluso Zora la vampira (2000), ibrido poco riuscito tra fumetto vintage e Settima Arte, ho apprezzato sia la costruzione drammaturgica di Piano 17 (2005), sia il coraggio de L’arrivo di Wang (2011), ora nelle sale dopo l’applaudita anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica veneziana.
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